Patrimonio Culturale della Pesca

seguici su:

Antiche imbarcazioni da pesca

Battana

La battana o batana è la tradizionale barca da pesca in legno lunga da 4 a 8,5 m, che possiede la particolarità di avere il fondo piatto, caratteristica che consente la navigazione e la pesca in acque poco profonde. Secondo una teoria, il suo nome deriva dal verbo battere, a causa dei suoni prodotti dal fondo piatto della barca sulla superficie dell’acqua quando il mare era mosso.

La battàna è un natante tradizionale veneto, comacchiese, romagnolo, istriano e marchigiano, simile a una gondola veneziana, allo scafo Neretva o komiška Šandula. L’origine di questo tipo di imbarcazione risale anticamente alla navigazione padana-lagunare.
La tecnica di costruzione di questa barca deriva dalla regione italiana delle Marche ed è stata successivamente adoperata per creare la battana veneziana. Nei secoli questa barca si è diffusa per la sua versatilità sulle coste dell’Alto Adriatico, in particolare tra Bellaria, San Mauro Mare in Romagna, ma anche a Goro, Rovigno (coste istriane e dalmate), Fano e Senigallia.

In passato le battane erano molto diffuse sulla costa romagnola, in special modo ove il riparo dai marosi era sulla spiaggia o in canali poco profondi, rappresentando il tipo di barca più economico e più semplice da costruire perché il legname da reperire era rettilineo.
Se giudicate dalle dimensioni, non ci sono due battane identiche perché venivano costruite con materiali locali, nel piano terra delle case, ed era proprio la lunghezza del locale a determinare le dimensioni della barca. La battana è fatta di legno, l’intelaiatura è in pannelli di quercia o di legni morbidi come l’abete, l’abete rosso o il pino, o viene costruita con qualsiasi tipo di legno economico, avendo peraltro una struttura molto semplice. Necessita sicuramente di calafataggio (cioè dell’impermeabilizzazione dello scafo in legno, eseguita dal mastro calafato, consistente nella creazione di una giunzione tra le tavole del fasciame in grado di reggere il mare e resistere nel tempo). In alcuni casi si trovano esemplari in cui le murate e il fondo sono di compensato marino. In genere le battane portavano un albero abbattibile e issavano una vela al terzo dipinta con i colori della terra e raffiguranti simboli distintivi di riconoscimento fra le diverse famiglie di pescatori. Nel video (https://vimeo.com/91063877) sono mostrate le varie fasi della costruzione di una di queste tradizionali barche di legno. Dapprima si posizionano le tavole che costituiranno il fondo; poi si uniscono di solito con tre piccoli longheroni; su questa struttura vengono poi fissati il dritto di prua e le piccole ordinate. Successivamente si procede con la posa del fasciame, delle serrette, dei bottazzi ed infine si fissa lo specchio di poppa. La barca viene poi dotata di una panchetta trasversale, che contribuisce alla solidità generale. La tecnica di costruzione tradizionale della battana è salvaguardata come patrimonio immateriale e fa parte dell’eredità culturale croata. Prima dell’introduzione di piccoli motori fuoribordo negli anni ‘60 del XX secolo, le battane erano barche a remi o a vela con la vela principale (la randa), a forma rettangolare ma potevano issare anche una vela al terzo, di cotone trattato e dipinta in giallo, rosso o verde, con simboli geometrici che identificano i pescatori e le loro famiglie. Le battane Romagnole erano dipinte di colori vivaci e sui lati della prora e spesso portavano, in ricordo degli occhi, due stelle.

Nel porto di Rovigno si possono ancora vedere una trentina di battane su cui occasionalmente i pescatori puliscono le loro reti o sistemano la loro attrezzatura. La batana è considerata la barca rovignese per antonomasia, e di tutte le tipologie di barche della flotta rovignese di un tempo, la batana è la sola che sia riuscita a sopravvivere fino ai nostri giorni, la più piccola ma anche la più caratteristica, tanto che nella città di Rovinj esiste l’Ecomuseo della Batana. Ma le batane rovignesi possiedono caratteristiche particolari, che le differenziano da quelle in uso nell’altra parte dell’Adriatico.

Le caratteristiche della batana sono la facilità di costruzione e di conduzione, grazie al fondo piatto, leggerezza e maneggevolezza.

Localizzazione del bene:

tutti i comuni del Flag Marche Nord

Comunità, gruppi o individui a cui il bene è legato:

pescatori
Dimensione locale, regionale, interregionale, nazionale, sovranazionale o internazionale: Locale
Quali fattori ne stanno causando la scomparsa:
Meccanizzazione e progresso tecnologico

Bibliografia:

Benussi L. (2021). Dizionario della terminologia delle piante e della terminologia marina nel dialetto istrioto di Rovigno con un inserto La batana e la sua vela. EUT Edizioni Università DI Trieste. Pp. 202.