Patrimonio Culturale della Pesca

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Casoni e capanni da pesca

Caliscendi

Li chiamano caliscendi (calescinne in dialetto), anche detti “trabocchi da molo”, e sono la risposta di Giulianova ai trabocchi della costa teatina. I cosiddetti ”caliscendi” o ”bilancini” vengono definiti all’art. 3-bis comma 2 della Legge Regionale 11 agosto 2009, n.13 (e s.m.i.) come “quelle strutture costituite da una trave in legno inclinata ed aggettante verso il mare con all’estremità una rete tesa da telaio quadrangolare con baracche destinate a proteggere i pescatori e le loro attrezzature da eventi meteorologici”. Sono strutture di pochi metri quadri, tutte in fila sul molo Sud di Giulianova, che protendono verso il mare lunghe braccia di legno, a cui appendere le reti per la pesca.
L’insieme è suggestivo: un lembo di terra fra mare e mare, la spiaggia poco distante, il sole scintillante a pelo d’acqua, i caliscendi ritinteggiati di fresco potrebbero suscitare l’idea, errata, di una vita frugale ma felice al confine del mondo.

A Giulianova, dal 1913 si provvede alla creazione di una scogliera a protezione della spiaggia per contrastare l’erosione: è l’inizio del molo Sud, detto “Porto vecchio”. Il porto peschereccio è uno dei tre presenti in Abruzzo, oltre a Pescara e Ortona. Nella zona di Ortona, i caliscendi si chiamano “trabocchi” e utilizzano lo stesso sistema di pesca (cioè una rete che si abbassa sul mare).
I “caliscendi”, sparsi lungo il chilometro (circa) del Molo Sud del porto di Giulianova, erano utilizzati per la piccola pesca. Oggi i caliscendi rappresentano elementi di continuità di una lunga tradizione marinara. L’idea è quella di inserirli in un percorso turistico che dia la possibilità ai visitatori in vacanza sulla costa teramana di apprezzare gli antichi strumenti da pesca che si trovano sul molo sud del bacino portuale giuliese. Si persegue la possibilità di trasformare i “caliscendi” in piccoli luoghi di ristorazione con lo scopo di promuovere il pesce della marineria locale, serate a tema, quanto meno durante tutto il periodo estivo. In altre parole, queste strutture caratteristiche del porto di Giulianova dovranno contribuire a creare un veicolo promozionale del territorio. Di recente sono state rilasciate le concessioni per i caliscendi per pesca ricreativa ed è inoltre possibile svolgere altre azioni di promozione, tutela e recupero dei caliscendi secondo quanto previsto da apposita legge regionale, precedentemente citata, in ambito culturale, turistico e sociale. In particolare, i concessionari devono conservare l’attività di pesca per diletto e luogo d’incontro.

Comunità, gruppi o individui a cui il bene è legato
Tipici del molo Sud di Giulianova, di recente è stata fondata l’Associazione “I caliscendi” con sede sul lungomare Spalato all’interno del circolo nautico “Vincenzo Migliori”. I titolari dei caliscendi sono noti come “caliscendisti”.
Dimensione locale, regionale, interregionale, nazionale, sovranazionale o internazionale:
Sì, locale, Sì, regionale, Sì, nazionale. Il bene è caratteristico di questa comunità, ma altresì correlabile con strutture affini (trabocco) e con le tecniche di pesca con bilancia, tant’è che il termine “caliscendi” in dialetto giuliese significa, appunto, “bilancia”. Seppur chiamati in modo diverso (in Romagna, ad esempio, sono chiamati Bilancioni) i caliscendi sono presenti in diverse aree dell’Adriatico.

Criticità: alti canoni applicati alle concessioni demaniali riguardanti i caliscendi del molo sud (https://www.ilcentro.it/teramo/caliscendi-troppo-costosi-il-caso-va-in-parlamento-1.2784099).
Quali fattori ne stanno causando la scomparsa:
Nell’ambito della ridefinizione urbanistica dell’area, attualmente è prevista la costruzione di altri 10 caliscendi, lasciando quelli già esistenti, per quanto possibile, nell’attuale posizione, ma perseguendo nel contempo una migliore razionalizzazione ed ottimizzazione degli spazi disponibili (in particolare ci si riferisce a quelli posti a tergo della banchina di riva, dove le attività della cantieristica coesistono con quelle della nautica da diporto) (fonte FLAG Costa Blu).