Patrimonio Culturale della Pesca

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Si è tenuto a Rimini il convegno finale del progetto “Patrimonio culturale della pesca”

23 · Mar · 2023

Nel pomeriggio del 21 marzo al Museo Fellini tanti ospiti e una tavola rotonda molto esaustiva

RIMINI. Martedì 21 marzo, alla Sala Federico Fellini del Cinema Fulgor al Museo Fellini, si è tenuto il convegno finale del progetto “Patrimonio culturale della pesca”, dal titolo Pesca con attrezzi tradizionali nelle lagune e in mare Verso la candidatura alla Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO. Con il progetto “PCP” i Gruppi di Azione Locale della pesca (FLAG) italiani hanno avviato un percorso partecipato per la candidatura del Patrimonio Culturale della Pesca per l’iscrizione alla Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale sostenuta dall’UNESCO. Percorso che è stato possibile attivare grazie al finanziamento a progetti di cooperazione tra FLAGS del Programma Operativo FEAMP 2014-2020. E in occasione del convegno finale è stato presentato il Dossier di Candidatura UNESCO e il documentario Salsedine, un viaggio tra 6 Regioni dell’Adriatico e il Tirreno che racconta passioni ed emozioni che emergono da tanti elementi tipici e caratteristici di chi il mare lo vive ogni giorno.

Dopo l’introduzione del pomeriggio alla Sala Fellini e i saluti di Anna Montini (assessora Transizione Blue Economy, Statistica Comune di Rimini), Lorenzo Marchesini (presidente FLAG Costa dell’Emilia-Romagna) che ha ringraziato i presenti, gli organizzatori e le autorità cittadine e ha affermato: “con questi progetti cerchiamo di onorare al meglio i finanziamenti ai Flag, elaborando dal basso proposte e iniziative che possono costruire le basi per un futuro sviluppo” e Antonio Gottardo (presidente FLAG Veneziano) ha ricordato che “la pesca nel medio e alto Adriatico e nel Tirreno rappresenta un importante valore aggiunto per l’economia ittica nazionale. I Flag costruiscono progetti molto performanti e formalmente perfetti, il mio desiderio è che lascino qualcosa di utile per i territori. Pcp ha l’obiettivo di elencare saperi, sapori, arti e mestieri legati alla pesca e che possano rappresentare un intero mondo e un’economia anche futura”.

È stato in seguito proiettato il teaser del documentario Salsedine (produzione Twister film), alla presenza del regista Riccardo Stopponi e dello sceneggiatore Lorenzo Trane, oltre che di Fabio Abagnato, responsabile dell’Emilia-Romagna Film Commission – Settore attività culturali, economia della cultura, giovani.

Il convegno è poi proseguito con due interventi, accomunati sotto il titolo Dagli elementi identitari della pesca al dossier di candidatura Unesco. Il primo ha visto protagonista Giancarlo Pegoraro (direttore FLAG Veneziano), che ha raccontato il progetto “Patrimonio Culturale della Pesca”, mentre nel secondo è stato illustrato il percorso verso l’iscrizione alla lista del patrimonio culturale immateriale Unesco, a opera di Alessandra Gattei e Endri Orlandin (consulenti del progetto PCP, Ruolo e azioni dei FLAG nel progetto PCP), Tarcisio Porto (presidente FLAG GAG Marche Nord), Raffaele Cavallo (consigliere di amministrazione FLAG Costa dei Trabocchi), Laura Mosca (responsabile Cooperazione FLAG GAG Chioggia e Delta del Po), Giovanni Dean (coordinatore Piano d’azione – FLAG GAG Friuli-Venezia Giulia), Andrea Mammarella (direttore FLAG Costa di Pescara e Angela Nazzaruolo (coordinatrice FLAG Costa Emilia-Romagna).

Divisa in tre round e moderata dal giornalista Alberto Mazzotti, si è poi tenuta la tavola rotonda dal titolo La tutela e salvaguardia dei beni culturali legati alla pesca e all’acquacoltura, fulcro del convegno. Nel primo round, Quale valore aggiunto per i pescatori il riconoscimento Unesco?, sono intervenuti Vadis Paesanti (vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia-Romagna, Massimo Bellavista (responsabile Pesca e Acquacoltura Emilia-Romagna Legacoop Agroalimentare), Patrizia Masetti (responsabile Regionale AGGI Emilia-Romagna AgmIttico Alimentare) e Federico Bigoni, Vice Presidente Federpesca). Il secondo round si è invece focalizzato sul tema Pesca Cultura e Turismo: una integrazione possibile?, del quale hanno parlato Mauro Conficoni (consigliere DELTA 2000, delegato turismo cooperazione e FLAG), Cristina Ambrosini (dirigente responsabile del Settore Patrimonio Culturale Regione Emilia-Romagna), Claudio Lattanzio (presidente FLAG Costa di Pescara), Sergio Caselli (vice presidente FLAG Costa Emilia-Romagna) e Francesco di Filippo (dirigente Servizio Sviluppo locale ed economia ittica Regione Abruzzo). Infine, nel terzo round, ci si è concentrati su I nuovi fondi FEAMPA 2021-2027: reti e azioni per la valorizzazione del Patrimonio Culturale della Pesca, ben spiegati da Angelo Schillaci (responsabile Rete Nazionale FLAG), Carlo Ricci (FAMENET – Fisheries and Aquaculture Monitoring, Evaluation and Locai Support Network) che ha presentato la propria struttura come “una rete che opera a contatto con i territori e con l’UE e ci aspettiamo che questa ricerca prosegua perché questa che si è creata è una rete forte e unita, un gruppo di lavoro serio e ampio che ha gambe abbastanza forti da camminare anche in futuro”,, Barbara Attili (dirigente responsabile dell’Area Sviluppo locale di tipo partecipativo Regione Emilia-Romagna), Salvatore Benvenuto (Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e Forestale) ha ricrodato che “c’è grande aspettativa su questo progetto che potrebbe ottenere un risultato enorme e il ministero, fin dall’inizio, ci ha creduto perché la valorizzazione della pesca è un obiettivo importante che può essere allargato anche a altre regioni e altre modalità”.

In chiusura l’intervento di Leandro Ventura (dirigente Storico dell’Arte Direttore dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale) che ha sottolineato come “la candidatura della pesca all’Unesco sia un modo fondamentale per studiare tutto il patrimonio immateriale che crea, da una parte, un importante indotto economico e, dall’altra, la crescita delle comunità oggetto di studio”.

 

La candidatura verrà presentata entro il 31 marzo al Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e sarà sostenuta da molte istituzioni pubbliche e private che stanno inviando le proprie comunicazioni a sostegno del percorso avviato.

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